domenica 13 novembre 2011

I giorni dell'Agrifoglio ..i mercatini della speranza!

La piazza del borgo è il cuore della comunità.
D’estate raccoglie i bimbi, i citti che, nella sera, liberano la loro gioia diffondendola nell’aria, come un gioco costante, per gli adulti premurosi: e la notte discende come una copertina sulla felicità di tutti. E’ la visibilità di un dono: di tutti a ciascuno. Nasce dalla vita: spontanea e irruenta, come la libertà che esalta i piccini, e tesse l’invisibile tela della solidarietà umana dei citernesi.
La piazza del borgo è il crogiolo della serenità. Manifesta i significati che i fanciulli danno alle ore dei tempi più belli. Manifestano amore e non sanno cosa sono le piazze delle città, dove bruciano le molotov, volano le pietre, sibilano le sirene e niente è ordine.
Racchiusa, di fronte a una valle nella quale irrompono con i pensieri  degli innamorati, che si appoggiano alla balaustra, le speranze inquiete dei genitori per quel futuro che attende e dovrà essere conquistato dai figlioli, la piazza del borgo non è un luogo ‘politico’, è il luogo di un’agape fraterna nella quale la notte di Natale questi bambini si daranno la mano con “tutti i bambini del mondo”, sventolando foglie di agrifoglio.
Nel cielo una stella tremerà. “SARA’ IL SOSPIRO DI QUELL’ORFANELLO, CHE DUEMILA ANNI FA, ANDO’ INCONTRO AGLI ANGELI ARALDI DELLA NASCITA’ DI GESU’. VOLEVA RACCONTARE LA SUA GIOIA MANIFESTANDOLA CON UN DONO. POCHE FOGLIE DI ALLORO. TROPPO POCHE PER LA SUA FELICITA’: SI MISE A PIANGERE!  GESU’ BAMBINO COMPRESE: RESE QUEL VERDE PIU’ LUCENTE, VIVIDO COME LA FANTASIA DI UN BIMBO. AGGIUNSE LE BACCHE ROSSE, COME TESTIMONIANZA DELLE LACRIME INNOCENTI DELL’ORFANELLO.” Il dono semplice divenne il simbolo di un dono celeste. Come la festa dell’agrifoglio di questo borgo.
“Se tutte le ragazze, le ragazze del mondo si dessero la mano, si dessero la mano, allora si farebbe un girotondo intorno al mondo, intorno al mondo...” – come dice la canzone di Sergio Endrigo.

2 commenti:

  1. A star will quiver in the sky. “IT MIGHT BE THAT ORPHAN’S SIGH , WHO TWO THOUSAND YEARS AGO WENT TOWARDS THE HERALD ANGELS OF JESUS’ BIRTH. HE WANTED TO SHOW HIS JOY WITH A PRESENT: A FEW BAY LEAVES, TOO FEW FOR HIS HAPPINESS: HE STARTED TO CRY! BABY JESUS UNDERSTOOD: HE MADE THE GREEN MUCH BRIGHTER, AS LIVELY AS A CHILD’S FANTASY. HE ADDED RED BERRIES, AS WITNESS OF THE ORPHAN’S INNOCENT TEARS”. This simple present became the symbol of a heavenly gift. Likewise, the holly festivity is for this village.
    “If all girls, the girls in the world held their hands, held their hands, then there would be a ring- around the world, around the world….” – as Sergio Endrigo’s song said

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  2. The village square is the melting pot of serenity. It shows the meaning that children give to their best times. They show love and do not know what town squares are like when Molotov bombs are burnt, stones are thrown, sirens hiss and order is nowhere.
    The village square is enclosed, opposite a valley where lovers’ thoughts burst, while leaning on the balustrade, and their parents are both worried and hopeful for the future awaiting ahead and that will have to be conquered by their children. The village square is not a “political” place, it is the place where on Christmas Eve all these children will be hand in hand with “all the children of the world”, waving holly leaves.

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